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LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Nel 2022 il tasso di disoccupazione nell'Unione europea era del 6%, mentre in Italia era del 7,9%. Gli effetti della crisi pandemica sono stati gravi e perdurano, specie tra i giovani, le donne e al Sud. L'Italia continua a detenere il primato negativo di giovani disoccupati che non studiano né si formano (Neet).

In Italia è cruciale integrare politiche per il lavoro e strumenti di welfare

Rapporto ASviS: Cresce l’occupazione e cala il numero di giovani che non lavorano e non studiano, ma il nostro Paese è penultimo in Ue su “Lavoro dignitoso e crescita economica”. Necessario un patto per l’occupazione giovanile. [VIDEO] 6/11/24

Un Goal al giorno - "Lavoro dignitoso e crescita economica"
Milos Skakal, referente del Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 8, racconta proposte e dati contenuti nel Rapporto ASviS 2024 sullo sviluppo sostenibile.  6/11/24

Cambia il mondo del lavoro, ma non la normativa: i ritardi su salute e sicurezza

Mancata applicazione delle regole, formazioni non veritiere, assenza di una cultura sostanziale della prevenzione: le criticità emerse all’evento ASviS sul Goal 8 nel Festival. Veronese (Uil): “Siamo purtroppo all’anno zero”.  22/5/24

L’attività istituzionale sullo sviluppo sostenibile di ottobre 2023

Dalla manovra finanziaria all’approvazione del decreto-legge Asset, dal nuovo piano integrato del Pnrr in relazione agli SDGs all’istituzione del Dipartimento One health del Ministero della salute. Le novità di ottobre.

In Italia ognni 100 persone che muoiono ne nascono 67, a questi ritmi nel 2040 avremo 1,2 milioni di residenti in meno e un Pil in calo del 15%. Per sostenere il sistema pensionistico è necessaria nuova forza lavoro. 21/2/20 

Il progresso verso l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne si vede ma è molto lento

a cura di Giuliana Coccia, Segretariato ASviS

La fine della discriminazione delle donne e delle ragazze di ogni età e la loro condizione è essenziale per il raggiungimento di molti altri SDGs. L’implementazione, il monitoraggio e la valutazione dei progressi dell’Agenda 2030 devono essere realizzati secondo una prospettiva di genere.
Luglio-Agosto 2017

All’Hlpf si ribadisce l’importanza dell’uso sostenibile delle risorse marine e oceaniche

a cura di Giulia D'Agata, Segretariato ASviS

La forte interconnessione tra l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030 e gli aspetti economici, sociali e ambientali globali accresce la necessità di agire celermente sulla salvaguardia dei mari e degli oceani.
Luglio-Agosto 2017

Flash news

Ced: le tecnologie emergenti unica via per crescita dell’Ue

ll nuovo Rapporto del Centro economia digitale mostra come la transizione verso un’economia ad alta tecnologia sia una strada obbligata per rilanciare crescita e produttività in Italia e in Europa. L’ analisi evidenzia che ogni dollaro generato dai settori high-tech produce 3,18 dollari di Pil in tre anni, contro 1,23 dei comparti a bassa tecnologia e, “sfatando vecchi pregiudizi”, creano più occupazione qualificata. La capacità di creare valore, si sottolinea, dipende però dalla rapidità con cui Paesi integrano queste tecnologie. 3/11/25

Premiati a Roma i vincitori degli Un SDG Action Awards

Il programma della Campagna d’azione Onu per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile ha premiato Julienne Lusenge per i diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo e Jîn Dawod per il supporto psicologico alle persone sfollate in Siria (categoria “Changemaker”). Riconoscimenti anche a una soluzione contro l’insicurezza alimentare in Nigeria e di rigenerazione sociale in Brasile. Menzione d’onore alla campagna #IBelong di Unhcr. 3/11/25

Competenze adulti: Italia indietro nell’indagine Piaac 2

La ricerca Inapp, condotta nell’ambito del Programma Ocse sulla valutazione delle competenze degli adulti necessarie per partecipare attivamente alla vita economica e sociale, ossia “literacy, numeracy e adaptive problem solving”, evidenzia che l’Italia deve ancora colmare un ampio divario con molti Paesi. Risultati migliori tra i giovani (16- 24 anni), le persone più istruite, occupate e con retribuzioni più alte. Penalizzati coloro che provengono da famiglie con bassi livelli di istruzione o da contesti migratori. Un’analisi è disponibile sul sito Invalsi. 3/11/25

Aderenti

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